La Collegiata dei SS. Andrea e Bartolomeo si trova nella Diocesi di Orvieto Todi
Incontro dell'Ufficio del Sovvenire, sul tema firma 8x mille, con alcuni commercialisti orvietani
Da sabato 6 ottobre alle ore 15.00, presso il salone parrocchiale della Chiesa di Sant'Andrea, avrà inizio la Lectio Divina.
La lectio divina è la "lettura della volontà di Dio" e il credente legge le Sacre Scritture nella convinzione che Dio voglia istruirlo attraverso di esse. È un modo di pregare che il credente può attuare anche nel quotidiano, e si suddivide in lettura del passo (lectio), riflessione su di esso (meditatio), preghiera (oratio), contemplazione estetica (contemplatio) e comprensione di ciò che "è bello" (consolatio), "bene" (discretio) e "giusto" (deliberatio). A ciò segue l'azione (actio), la messa in pratica di ciò che il credente ha "imparato".
La tradizione della Chiesa cattolica ritiene, in realtà, che l'ascolto con messa in pratica della Parola di Dio sia una sfida ardua. In sostanza, Essa ritiene che:
A sua volta, durante l'operazione dell'Ascolto, la Chiesa ritiene che l'intelligenza umana si scontri con due cose: 1) l'abisso che esiste tra ciò che noi sappiamo (la nostra intelligenza, i nostri pensieri) e ciò che noi facciamo (i nostri impulsi, i nostri atti), 2) la nostra volontà ammalata, che fa altro dal mettere in pratica la Parola ricevuta. Dunque, né la sola intelligenza né la sola volontà ci aiutano a cavarcela; il lato pratico dell'Ascolto ci sfugge. È proprio la pratica della lectio divina, a questo punto, che insegnerà praticamente come colmare questo abisso di intelletto e volontà.
ORIGINI DELLA LECTIO DIVINA
La prima lectio divina della storia di cui si abbia testimonianza sarebbe stata impartita da Gesù stesso ai discepoli di Emmaus. A essi infatti Gesù, dopo la resurrezione, avrebbe spiegato le profezie che si riferivano a Lui stesso e che erano scritte nell'Antico Testamento. Seguendo l'esempio di Gesù, i primi cristiani iniziarono a rileggere con cura e amore i libri del popolo di Israele, cogliendone le profezie messianiche e le allegorie cristologiche ed ecclesiologiche (cioè i simboli e i temi che potevano spiegare meglio il mistero della Chiesa e di Cristo nella Chiesa). Esempi di queste profezie rilette e interpretate dai primi cristiani li troviamo nei vangeli stessi e nelle lettere degli apostoli.
I padri della Chiesa, cioè i vescovi santi dei primi secoli, individuarono poi un metodo di lettura della Bibbia, fondato sulla dottrina dei "quattro sensi":
Secondo le regole monastiche dei santi Pacomio, Agostino d'Ippona, Basilio di Cesarea e Benedetto da Norcia, la pratica della lectio divina è, con il lavoro manuale e la partecipazione alla vita liturgica, uno dei tre pilastri della vita monastica.
Nel XII secolo, un monaco certosino di nome Guigo II nell'operetta Scala claustralium, meditando sul passo del vangelo che dice "Chiedete e otterrete, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto", a sèguito di quella che descrisse come un'illuminazione, codificò il metodo noto ancor oggi col nome di lectio divina. Guigo II descrisse le tappe più importanti della lettura della volontà divina.
A queste tappe i maestri spirituali odierni aggiungo anche l'actio (azione), ossia un proponimento operativo conseguente a quanto si è meditato nella parola, un'azione nel mondo ispirata dalla Scrittura.
Il 16 settembre 2005, Papa Benedetto XVI ha rilanciato la lectio divina in commemorazione dei 40 anni della pubblicazione della costituzione del Concilio Vaticano II Dei Verbum sulla Rivelazione: “In questo contesto, vorrei soprattutto evocare e raccomandare l'antica tradizione della Lectio divina: l'assidua lettura della Sacra Scrittura accompagnata dalla preghiera realizza quell'intimo colloquio in cui, leggendo, si ascolta Dio che parla e, pregando, Gli si risponde con fiduciosa apertura del cuore (cfr DV 25). Questa prassi, se efficacemente promossa, recherà alla Chiesa - ne sono convinto - una nuova primavera spirituale.”
Bilancio della Parrocchia di Sant'Andrea - Periodo dal 01-01-2024 al 31-03-2024
Si ringraziano i fedeli per le offerte in occasione della benedizione delle famiglie e che al 31.03.2024 ammontano ad euro 2025,00.